La rivoluzione digitale sta coinvolgendo tutti gli aspetti della vita, da quelli privati a quelli professionali. I cambiamenti appaiono inesorabili e molto rapidi. La pandemia, poi, ha impresso un’ulteriore spinta alla digitalizzazione, che viene vista oggi come la precondizione per comunicare tanto nelle relazioni interpersonali quanto in quelle lavorative. Il riferimento, tra gli altri, è alla diffusione dello smart working, che è proseguita anche dopo la fase emergenziale.
L’impiego degli strumenti digitali si è quindi esteso anche a coloro che, fino a poco tempo fa, manifestavano scetticismo per i dispositivi tecnologici. In parole povere, si è esteso anche ai più anziani. Nel momento più critico della pandemia, quando le interazioni di persona erano pressoché proibite, i nonni hanno fatto di necessità virtù e hanno finalmente “imbracciato” uno smartphone per comunicare a distanza con figli e nipoti.
Tuttavia, non tutti si sono trovati a proprio agio. Per i più giovani l’uso dei device può apparire scontato, quasi naturale. Per un over 65, no.
Da qui la necessità di insegnare ai più anziani come utilizzare lo smartphone in maniera efficace e sicura. Per alcuni, una missione impossibile. In realtà, un obiettivo a portata di mano, se si seguono questi consigli.
Usare parole semplici… e in italiano
Termini come “login”, “password”, “email” sono familiari a chi utilizza quotidianamente i dispositivi digitali. Per molti anziani rappresentano però un mistero. D’altronde, derivano dall’inglese, una lingua che ai loro tempi non si studiava.
Il consiglio è introdurre questi concetti prima in italiano, e solo dopo passare alla terminologia originale. Si può sostituire “login” con “accesso”; “password” con “chiave segreta” e via discorrendo.
Fare leva sugli interessi e le passioni
L’apprendimento negli anziani segue lo stesso canovaccio dell’apprendimento nei più piccoli e negli adulti. Imparano meglio, se l’insegnamento è condito da una certa dose di divertimento o dalla promessa del divertimento. Sicché, è consigliato spiegare loro che grazie allo smartphone potranno coltivare meglio passioni e interessi.
Un’idea è spiegare a un’anziana amante della cucina che grazie al digital potrà scoprire nuove ricette. Stesso discorso per l’anziano appassionato di calcio, che grazie allo smartphone potrà tenersi aggiornato sulla sua squadra del cuore senza dover acquistare di volta in volta il giornale.
Evidenziare il lato umano
La leva più efficace per convincere gli anziani ad abbracciare la rivoluzione digitale è tuttavia quella umana e affettiva. La promessa di poter essere in contatto video con parenti e amici in ogni momento, e praticamente a costo zero, è una motivazione sufficiente per abbandonare scetticismi e timori, e imparare a utilizzare lo smartphone.
Fare pratica
La parola d’ordine è pazienza. Molti anziani sono come una tabula rasa di fronte agli strumenti tecnologici. E’ utile dunque riservare un po’ di tempo alla “pratica pura”, ovvero alle prove e agli errori, senza generare pressione alcuna e dando loro tutto il tempo necessario.
Avvertire dei rischi
Il digital può essere pericoloso, soprattutto per chi è a corto degli strumenti. Dunque, dopo aver impartito i rudimenti, è bene mettere gli anziani in guardia dai rischi della rete e fornire qualche indicazione pratica per evitare le truffe. Si tratta di un passaggio fondamentale, in quanto i malintenzionati puntano proprio gli anziani, tanto online quanto offline.